A due settimane di distanza dal GP Qatar che si è svolto al Losail International Circuit e vinto da Enea Bastianini, il Motomondiale farà tappa questo fine settimana in Indonesia al Mandalika International Street Circuit per il secondo appuntamento iridato stagionale. La pista asiatica ha ospitato la seconda sessione dei test pre-season della classe regina al termine della quale era stato proprio l’italiano del Team Gresini Racing a far registrare la miglior prestazione.
Il tracciato indonesiano sorge sull’isola di Lombok nel distretto di Kuta, all’interno della Reggenza di Lombok Centrale, provincia del Nusa Tenggara Occidentale. Il Mandalika International Street Circuit è stato inaugurato il 12 novembre 2021, la prima volta che ha ospitato un evento del panorama Motorsport è stato in occasione del GP Mandalika del WSBK. La pista è lunga 4300 metri ed è composta da 17 curve, delle quali undici destra e sei a sinistra. L’unico rettilineo presente all’interno del layout della pista asiatica è quello dei box, la cui lunghezza è di 507 metri. La sede stradale è larga 15 metri.
Il record ufficiale sul giro appartiene a Toprak Razgatlioglu che nel GP Mandalika della passata stagione in WSBK ottenne la pole position in 1:32.877. L’asfalto utilizzato è una tipologia di asfalto a mastice di pietra (SMA) che lo rendono all’avanguardia. Tuttavia nell’arco dei test pre-season della MotoGP sono emerse alcune criticità inerenti la scarsa pulizia della pista con quantità non indifferenti di grani di asfalto che si staccavano al passaggio delle moto. Per ovviare a questa al problematica, la pista è stata successivamente riasfaltata da poco prima della curva 17 a poco dopo la curva 5.
Il primo settore è molto breve e comprende la frenata più impegnativa del Mandalika International Street Circuit, quella della prima curva: secondo i dati forniti dalla Brembo, le moto della classe regina decelerano da 304 km/h sino a 103 km/h, con un delta velocistico di 201 km/h, nello spazio di 223 metri e nell’arco temporale di 4,4 secondi. Il carico esercitato sulla leva del freno è di 5 chilogrammi, la decelerazione è di 1,5 G e la potenza frenante è di 10.7 bar. Nell’arco di un giro, la fase di frenata dura 28 secondi (31%), mentre la lunghezza della fase di frenata complessiva è pari a 1195 metri (28%).
La seconda sezione della pista indonesiana è composta da cinque curve veloci in successione nelle quali è richiesta precisione di inserimento all’avantreno. Il terzo settore presenta la frenata della curva 10, la più esigente per l’impianto frenante successivamente a quella della curva 1. L’ultimo trattato del tracciato asiatico è costituito dalle curve veloci 13, 14 e 15 e dalle curve lente 16 e 17 nelle quali sono richieste grip meccanico e stabilità al retrotreno in trazione.